L’esilio della parola. Dal silenzio biblico al silenzio di Auschwitz

22,00 20,90

Temporaneamente non disponibile

  • Traduttore: M. Doni
  • Editore: Medusa Edizioni
  • Collana: Hermes
  • Anno edizione: 2010
  • In commercio dal: 31 ottobre 2010
  • Pagine: 240 p.
  • EAN: 9788876982101

Temporaneamente non disponibile

Categoria: Tag:

Descrizione

Pubblicato per la prima volta nel 1970, e presentato qui in una nuova traduzione, questo libro è un grandioso esercizio di avvicinamento al Silenzio teologico, una pietra miliare irrinunciabile per una riflessione profonda sulle condizioni e sul destino del popolo ebraico e, di riflesso, di tutta la cultura occidentale. La Bibbia, nelle pagine di Neher, funge da filigrana per descrivere un incessante corpo a corpo con le pratiche umane più elementari: parlare, tacere, amare, odiare, soffrire. Sotto il segno di Giobbe, archetipo del giusto che patisce un’incomprensibile “congiura” ai suoi danni, ma anche sotto il segno di Saul, vero “Edipo ebreo”, e di Ezechiele, di Giona, di Abramo, di Elia, e di tanti altri piccoli o grandi protagonisti, Neher interroga le prove più dure e più feconde che hanno segnato l’esperienza biblica. La parola esiliata permette a Neher, sopravvissuto alle persecuzioni naziste, di affrontare con coraggio impareggiabile la domanda delle domande, quella su Auschwitz: questa volta sotto il segno di Elie Wiesel, compagno di viaggio nel paesaggio allucinato e silenzioso dello sterminio, là dove, come non ha mancato di rimarcare anche papa Benedetto XVI, occorre sempre chiedersi: perché Dio ha taciuto? Neher non fornisce risposte accomodanti, ma consente di collocare il Silenzio nel cuore stesso della Rivelazione, come scrive Massimo Cacciari nella postfazione.

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “L’esilio della parola. Dal silenzio biblico al silenzio di Auschwitz”

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Titolo