Il male in bocca. La lunga storia di un’iconografia dimenticata

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  • Autore: Marco Bussagli
  • Editore: Medusa Edizioni
  • Collana: Wunderkammer
  • Formato: Brossura
  • Pubblicato: 18/11/2023
  • Pagine: 380
  • Lingua: Italiano
  • Isbn: 9788876984761
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Descrizione

Prendendo le mosse dal libro dedicato a un argomento ignoto fino a quando Marco Bussagli pubblicò «I denti di Michelangelo. Un caso iconografico» (Medusa 2014) questo studio, dello stesso autore, per la stessa casa editrice, analizza origini e sviluppo dell’iconografia dell’incisivo centrale dalla Grecia arcaica fino al XX secolo.

Legata a una reale anomalia dentaria (nota alla scienza medica come mesiodens e costituita da un incisivo sovrannumerario al centro della chiostra dentaria superiore o inferiore, o entrambi), l’iconografia del quinto incisivo assume valori simbolici negativi.

La presenza del “dente bastardo”, come scriveva Michele Savonarola, medico e dentista di Leonello d’Este, modifica la percezione della simmetria bilaterale del corpo, minando alla radice l’armonia della figura umana. Per questo, il suo valore simbolico è assimilato addirittura alla morte e – pertanto – ne erano segnate figure come la Gorgone, salvo poi assumere valore apotropaico. E questa la ragione per cui la Medusa con l’incisivo centrale appare sulle monete del VI-V secolo a.C.

L’iconografia, però, sarà anche simbolo della stupidità e dell’istintività e segnerà figure come sileni, centauri e ciclopi. Con il cristianesimo questi valori saranno assunti, insieme alla presenza del dente centrale, pure dai demoni con esplicito riferimento al peccato e attraverseranno il Medioevo, il Rinascimento e il XX secolo. Tuttavia, per tale motivo, paradossalmente, il mesiodens, a partire dall’XI secolo segnerà, con esempi significativi, anche il volto del Cristo, l’unico capace di sconfiggere, per la salvezza degli uomini, il male in bocca.

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